• 10 Febbraio 2022
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Tra le tante barche che andavano per la maggiore a quel tempo c’era il Sarima. Costruito dalla Italcraft di Bracciano in varie versioni per circa 700 esemplari era presente in un certo numero lungo le coste della Campania. Gli anni sono passati inesorabilmente ed oggi mi interesso di queste barche non solo storicamente, ma anche dedicandomi a progetti di restauro.

Ho avuto modo di scrivere del Sarima Agathos. Infatti, seguo le sorti di questa barca dall’estate del 2009, quando fu acquistata dall’attuale armatore che, pur  essendo in buone condizioni generali, decise di sottoporla ad un refitting totale, con il preciso intento di portarla al suo antico splendore.

Apro una breve parentesi: la passione per le barche a motore è legata alla mia gioventù, anni sessanta, quando poco più che ventenne e squattrinato, abitando a pochi passi dai porticcioli di Napoli: Molosiglio, S.Lucia e Mergellina, ammiravo alcune barche a motore che divennero dei miti di quell’epoca, dicendo a me stesso che appena avrei avuto la possibilità ne avrei acquistata una…

Tra le tante barche che andavano per la maggiore a quel tempo c’era  il Sarima. Costruito dalla Italcraft di Bracciano in varie versioni per circa 700 esemplari era presente in un certo numero lungo le coste della Campania.

Gli anni sono passati inesorabilmente ed oggi mi interesso di queste barche non solo storicamente, ma anche dedicandomi a progetti di restauro.

Il “Sarima L Superveloce” denominato Agathos,  fu portato alla fine dall’estate del 2009 dal nuovo armatore presso il cantiere Unionmare di Salerno per far eseguire un refitting totale. Ho descritto di questa straordinaria unità “Sarima Aghatos: storia di fatalità e passione!” perché è una barca che definisco fortunata. Come potete vedere dal link indicato, il vecchio armatore dopo averla acquistata la riportò al cantiere Italcraft, sezione di Bracciano, dove  subì un restauro straordinario in cui furono sostituiti i fondi della carena, oltre ad una revisione totale della meccanica, impianti ecc…

Attualmente le fasi di refitting sono giunte quasi alla fine e dalle immagini di seguito pubblicate si può vedere quanto è stato fatto fino ad oggi.

La carena è stata carteggiata ed è subito apparsa al naturale ed in ottime condizioni e sono stati effettuate alcuni livellamenti leggerissimi con l’impiego di stucco epossidico, quindi è stata laminata due volte con la resina epossidica, eseguendo un importantissimo processo che mantiene isolata la carena dall’umidà, creando una barriera impenetrabile che mantiene il compensato asciutto e non soggetto ad infiltrazione, specialmente nelle parti forate da chiodagine o viti..

Nelle immagini sotto, si possono vedere tutte le parti in massello o tamburato di mogano facente parti della plancia di comando e passeggero, che dopo esser state carteggiate con grana fine, sono state pitturate con varie mani di vernice trasparente al fine di dare al legno un resistente isolamento, un aspetto caldo e vellutato al tatto, caratteristiche di lavorazione che conferiscono alla barca bellezza, eleganza e pulizia.

Particolare dei coperchi apribili ed amovibili del vano motori.

Dopo un lavaggio con opportuni prodotti e senza alcuna carteggiatura, sono stati trattati con olio per teak che lo impermeabilizza proteggendolo dai raggi u.v. e dall’umidità, dando un aspetto opaco e vellutato che si può percepire quando si calpesta il pozzetto, la coperta ed il ponte di prua.

I motori sono stati sbarcati, provati e quindi osservato che erano in buono stato, si è proceduto denudandoli di tutti gli accessori, che sono stati controllati attentamente, sostituendo quelli compromessi.

Particolare attenzione è stata posta a tutti i raccordi dell’impianto di raffreddamento che, quando non è in ordine, è la maggiore causa di inconvenineti che si possono riscontrare in navigazione e che  arrecando gravi danni ai motori, testate, valvole ecc.. Il motore denudato e tutti i suoi accessori sono stati sabbiati, lavati trattati con appositi primer, quindi tutto revisionato e rimontato.

Infine, ripetuto il trattamento antiruggine di fondo integrale , i due motori sono stati dipinti con due mani di pittura specifica per motori. Stesso trattamento è stato riservato ai piedi poppieri e come si vede il tutto è stato rimontato ed appare pulito e splendente, come se tutto fosse nuovissimo.

Per quanto riguarda l’opera morta si presentava in ottimo stato, ma l’armatore visto lo stato generale dei lavori eseguiti che hanno dato un aspetto molto elegante alla barca, qualche graffio, qualche screpolatura ed un bottazzo originale in alluminio, anche se ben messo, aveva ceduto in più punti, rappresentando una stonatura in tutto l’insieme e ha deciso così di intervenire sull’opera morta che è stata stuccata integralmente, portata in piano ed affinata, con un ottimo risultato degno di una barca d’epoca ristrutturata bene.

L’ultima immagine pubblicata si riferisce allo stato attuale della barca e per completare devono essere rimontati tutti i mobiletti  della plancia comando, passeggero e pozzetto.

E’ stato smontato anche l’impianto elettrico che, data l’età della barca ed a dire il vero, fatto molto male dall’origine, costituendo un pericolo per la sicurezza, l’armatore ha deciso di farlo rifare a norma, togliendo tutte quelle fonti di pericolo potenziale che possono generare scoppi ed incendi, visto che questa barca è alimentata con motori a benzina..

A lavori completati presenteremo un articolo con molte foto in cui si potrà vedere il lavoro finito ed il risultato ottenuto. Infine, pubblicheremo anche un piccolo filmato della barca in navigazione.

Appuntamento alla prossima puntata e… continuate a seguire i restauri di barche d’epoca del “Cantiere Unionmare”.

Dati di targa del Sarima Agathos

  • Cantiere: Italcraft – Bracciano
  • Modello: Sarima “L” Superveloce
  • Motori: 2 efb Volvo Penta 6 cilindri mod. 170 A – revisionati presso Volvo Penta Italia – Trezzano sul Naviglio –  Ore funzionamento: 304
  • Scafo: Completamente ricondizionato nel 1995 presso i cantieri Italcraft
  • Lunghezza mt. 7,70
  • Larghezza mt 2,70
  • Superficie pozzetto mq 7,7
  • Numero max passeggeri trasportabili 8

 

Accessori:

  • frigo
  • cucina due fuochi
  • lavello
  • wc
  • capote per copertura invernale
  • tre batterie, impianto
  • carica batterie batterie
  • impianto antincendio incluso locale motori” Halon,
  • Impianto radio stereo
  • VHF omologato
  • salpa ancora elettrico Lofran
  • due pompe di sentina automatiche
  • scaletta salita e discesa a mare
  • eliche di rispetto
  • parabrezza con vetri apribili a compasso
  • tendalino allungato per totale copertura del pozzetto
  • Strumentazione motori su pannello in massello di radica

 

Nelle foto di seguito si possono vedere sia il pozzetto, il ponte di prua, i corridoi laterali ed il parabrezza, nonché i mobiletti della plancia di comando smontati e carteggiati, riportando il tutto a legno vivo.